Grazie per esserti iscritto alla nostra newsletter! 
Ti terremo aggiornato sulle nostre novità, promozioni e sui nostri eventi.

Edizioni il Frangente

 
Seguici Seguici Facebook | Assistenza Clienti+39 045 8012631 $scrivici
logo Il Frangente

Hai già inoltrato la richiesta per essere avvisato sulla disponibilità di questo prodotto.

Sarai avvisato appena il prodotto è disponibile.

Grazie!

Edizioni il Frangente

Abbiamo inserito la tua richiesta.

Quando il prodotto sarà disponibile, sarai avvisato per email.

Grazie!

Edizioni il Frangente

 

Per essere avvisati sulla disponibilità del prodotto è richiesta la registrazione.

Se sei già registrato effettua il login, altrimenti REGISTRATI.

Diario di bordo del capitano Giuseppe Garibaldi

Davide Gnola

CODICE
MUR 176
EDITORE
Mursia
ISBN
9788842543732
EDIZIONE
2013
LINGUA
Italiano
PAGINE
226
FORMATO
140 x 210 mm
RILEGATURA
Brossura
€ 17,00

Diario di bordo di Giuseppe Garibaldi, scritto in inglese di sua mano sulle navigazioni in Estremo Oriente e in America Latina tra il 1850 e il 1854.

«Quando siamo partiti da Genova per la spedizione di Sicilia, il generale Garibaldi, calcolando in un batter d'occhio, scelse la nostra navigazione in modo che da Talamone a Marsala non incontrammo un bastimento. E credete voi che ciò lo abbia imparato nelle scuole?» 
Nino Bixio alla Camera dei Deputati il 14 luglio 1861

Della più grande delle sue imprese, la spedizione di Sicilia, Garibaldi amava ricordare che se non avesse avuto degli uomini anfibi essa sarebbe stata impraticabile". E in effetti le sue doti strategiche e militari si fondano sulle sue radici marinare, sull''abitudine all''osservazione, alla cura del dettaglio, alla capacità di gestire equipaggi compositi e difficili. Tra il 1850 e il 1854 l''Eroe dei Due Mondi viaggia in America Latina e in Estremo Oriente, dapprima come passeggero, a bordo di piroscafi affollati dai cercatori d''oro della California sulla rotta da New York all''Istmo di Panama. Poi attraversa l''Oceano Pacifico, da Callao in Perù sino a Canton in Cina, al comando di un veliero carico di guano all''andata e di tè, stoffe e merci varie al ritorno. Infine, trasporta rame e lana dal Cile a Boston sulla rotta di Capo Horn, per poi giungere a Londra e infine a Genova.
Di questi viaggi resta un diario di bordo scritto di sua mano, fitto di calcoli e di annotazioni sulla rotta, sui venti o sullo stato del mare, di nomi di porti, isole e scogli ormai lontani dalla geografia e dalla storia odierne. Il manoscritto, rimasto quasi sconosciuto agli studiosi, si rivela un documento di grande interesse per ricostruire un periodo in cui Garibaldi cercò di "riprendere la mano" al mestiere del mare, dopo anni in cui aveva impugnato più la spada che il sestante."


Ti potrebbero interessare anche
  • Navigatori scalzi
  • Vele motore della storia
  • La storia del mondo in dodici mappe
  • Famagosta
  • Dove finiscono le mappe
  • Sulla rotta di Magellano