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Schiuma e cenere

Jan Jacob Slauerhoff

CODICE
IPR 05
EDITORE
Iperborea
ISBN
9788870910384
EDIZIONE
1994
LINGUA
Italiano
PAGINE
180
FORMATO
100 x 200 mm
RILEGATURA
Brossura
€ 9,50
Alla ricerca della fortuna, della felicità, di un approdo, di una donna intravista di sfuggita da un treno, o di quella amata e abbandonata perché la beatitudine non fa per loro, è un eterno errare quello dei personaggi di Slauerhoff, un vagare verso una meta che non fa che allontanarsi e, se raggiunta, si rivela inafferrabile e illusoria, come i miraggi. Più che la ricerca è la perdita il tema comune a questi racconti, pur così diversi fra loro, la non appartenenza, la malinconia del viaggiatore che arriva la sera in una città sconosciuta e sa che le luci e il colore che ne emanano gli saranno sempre estranei. La Mecca, una Bassora da ironiche Mille e una notte, Kiev, Mosca, Locarno, Creta, la Crimea, Burgos, Malaga, Frisco, i porti brulicanti della Cina, gli oceani, i deserti, le steppe, nomi che evocano mondi di avventura, non sono le tappe di un cammino, il progredire di esperienza in esperienza verso la comprensione di quanto si è vissuto, ma soste provvisorie nel perenne nomadismo di chi si sente ovunque sradicato ed esule, straniero alla vita. Nonostante certe atmosfere conradiane, più che a Conrad è a Roth che fa pensare Slauerhoff: neppure il mare redime dall’indifferenza e dal torpore dell’anima; la tempesta non è la prova da cui si esce vincitori o sconfitti, la nave resta in balia delle onde senza una mano che la diriga, sopravvive lasciandosi andare alla deriva. E in quell’andare alla deriva si riassume il destino dei personaggi, spinti dal vento del caso a una fuga senza fine, verso quell’unica meta che può dare la pace: l’oblio, la liberazione da se stessi, la dissoluzione, come l’acqua e l’aria nella schiuma e la terra e il fuoco nella cenere.

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