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Joshua Slocum è stato il primo uomo a circumnavigare il mondo a vela, su un’imbarcazione della quale egli era, da solo, il capitano, il primo ufficiale e l’equipaggio. Altri hanno ripetuto poi l’impresa ma nessun altro ha più potuto essere il primo. Di questo libro, si è detto: “Una delle storie meravigliose del mondo”, “Un’epopea marinaresca, oro puro per gli innamorati della vela, qualunque sia la loro età”, “ Un libro immortale”.
Il capitano Joshua Slocum nacque in Nuova Scozia. All'età di 14 anni si imbarcò come cuoco su di un peschereccio locale. Nel 1860, Joshua, si arruolò su una nave mercantile a vele quadre. Conobbe un capitano, un uomo che fece una scommessa, con se stesso, su di un mozzo ignorante di sedici anni. Prese ad insegnargli i segreti della navigazione, del carteggio e della navigazione astronomica. Imparava in fretta e dopo soli 2 anni, era già secondo ufficiale. Nel 1869 a 25 anni ebbe il primo comando, su una goletta. Attraversò il Pacifico da San Francisco (USA) all'Australia, Cina, Giappone e le Spice Islands (Isole Molucche). Dal 1882 al 1884 Joshua Slocum fu comandante e comproprietario della Northern Light. Guadagnava bene e quando vendette la sua quota della Northern Light acquistò l'Aquidneck, un brigantino a palo di 326 tonnellate, con cui navigò fino alla fine del 1887, quando si incagliò in un bassofondo sabbioso nella baia di Guarakasava. Si mise così al lavoro e costruì la Liberdade. Era un incrocio tra un dory e un sampan giapponese, con la velatura di una giunca cinese. Tre stili di imbarcazione ben noti ad un marinaio dell'esperienza di Slocum, caratterizzati da una comune semplicità di progetto e realizzazione. Venne battezzata "Liberdade" in ricordo della libertà degli schiavi brasiliani. Joshua condusse la Liberdade fino a Washington D.C., per 5.500 miglia. Qui si concluse la carriera professionale del capitano Slocum. Era iniziata l'era delle navi a vapore ma l'anima di Joshua era legata alla vela.
Si diede quindi alla penna, e scrisse il suo primo libro Viaggio della Liberdade, di cui autofinanziò la pubblicazione, ma che non ebbe successo.
Per i due anni successivi lavorò come maestro d'ascia, poi ricostruì da solo lo Spray, così si chiamava quel vecchio legno risalente al 1801 che gli aveva regalato un vecchio capitano. Scrisse nel suo libro: "Lo feci saldo, robusto e bello. Chiglia, braccioli e ordinate di dura quercia. Il fasciame era di pino della Georgia, spesso tre centimetri e mezzo. Le impavesate fatte con scalmotti di quercia bianca, i corsi di coperta di pino bianco". La sera del 24 aprile 1895, Slocum salpò con lo Spray da Boston senza una meta precisa. Tre anni, due mesi e due giorni dopo, il 27 giugno del 1898, dopo una traversata di circa 46.000 miglia, alle 01:00 gettò l'ancora nel porto di Newport. Aveva circumnavigato il globo, da est verso ovest, passando per lo stretto di Magellano e la Terra del Fuoco. Il suo terzo libro Solo, intorno al mondo ebbe un buon successo e permise a Slocum di acquistare la sua prima casa in terraferma. Come tutti i grandi miti della storia, la sua morte è avvolta nel mistero. Nel 1909, all'età di 65 anni, Joshua Slocum salpò per l'ultima volta con lo Spray verso le Indie Occidentali. Non arrivò mai. Né Joshua Slocum né lo Spray furono più ritrovati.
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